Strozzapreti alle Canocchie
Gli strozzapreti alle canocchie sono un piatto che unisce la tradizione culinaria romagnola con i sapori intensi del mare Adriatico. Gli strozzapreti, pasta fresca fatta a mano dalla forma allungata e irregolare, prendono il nome dalla leggenda secondo cui le massaie romagnole, mentre li preparavano, auspicavano al prete del paese di "strozzarsi" con questa pasta così buona. Le canocchie, crostacei tipici del Mediterraneo, conferiscono al piatto un gusto delicato e leggermente dolce.
Nato probabilmente come piatto povero, che sfruttava ingredienti semplici e facilmente reperibili, gli strozzapreti alle canocchie si sono affermati nel tempo come una delle ricette più amate della Romagna. Oggi questo piatto è apprezzato non solo in Italia, ma anche all'estero, dove viene riconosciuto come simbolo di una cucina genuina e legata al territorio. Il suo successo internazionale è dovuto alla combinazione di sapori e consistenze: la pasta ruvida e porosa che si sposa perfettamente con il sugo di canocchie, creando un'esperienza culinaria unica.
La storia degli strozzapreti si intreccia con la storia sociale e politica della Romagna, in particolare durante il periodo della dominazione dello Stato Pontificio. In quell'epoca, i contadini romagnoli erano sottoposti a pesanti tasse e gabelle, tra cui la cosiddetta "tassa delle uova", che li obbligava a consegnare una parte delle uova prodotte alle autorità ecclesiastiche. Questa imposizione era vissuta come una vera e propria ingiustizia dalla popolazione locale, che vedeva le proprie risorse destinate al sostentamento del clero e dello Stato Pontificio. In questo contesto di malcontento e ribellione, nasce la leggenda degli strozzapreti.
Si narra che le donne romagnole, costrette a preparare la pasta senza uova a causa della tassa, sfogassero la propria rabbia proprio durante la preparazione di questo piatto. Impastando energicamente acqua e farina, dando alla pasta la sua caratteristica forma allungata e irregolare, esprimevano il desiderio che i preti, simbolo del potere opprimente, si "strozzassero" con quella stessa pasta. Il nome "strozzapreti", dunque, non sarebbe legato solo alla forma della pasta, che ricorda i cordoni usati per strangolare, ma anche a un atto di ribellione simbolica contro l'autorità costituita. Attraverso questo gesto quotidiano, le donne romagnole esprimevano il proprio dissenso e la propria volontà di riscatto.
La leggenda degli strozzapreti ci ricorda come il cibo possa diventare un veicolo di messaggi sociali e politici, un modo per esprimere la propria identità e la propria storia. Questo piatto, nato dalla necessità e dalla ribellione, è oggi un simbolo della Romagna e della sua forte tradizione culinaria.
Ingredienti:
- Per gli strozzapreti: 400 g di farina 00, un pizzico di sale.
- Per il sugo: 1 kg di canocchie fresche, 2 spicchi d'aglio, 1 peperoncino fresco, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 400 g di pomodori pelati, olio extravergine d'oliva, sale, pepe nero, 50 grammi di concentrato di pomodoro, prezzemolo fresco tritato.
Preparazione:
- Preparare gli strozzapreti: impastare la farina con l'acqua e un pizzico di sale fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Lasciar riposare l'impasto per almeno 30 minuti, poi stenderlo con un mattarello o con la macchina per la pasta, ottenendo una sfoglia spessa circa 2 mm. Tagliare la sfoglia a strisce larghe circa 1 cm e poi a losanghe irregolari. Arrotolare queste losanghe con le mani come si fa con una penna o una matita tra due mani ottenendo lo strozzaprete, ossia una porzione di impasto arrotolato su se stesso.
- Preparare il sugo: pulire le canocchie eliminando la testa, il carapace e l'intestino. In un tegame capiente, far soffriggere l'aglio tritato e il peperoncino con un filo d'olio extravergine d'oliva. Aggiungere le canocchie e farle rosolare per qualche minuto. Sfumare con il vino bianco e, una volta evaporato l'alcol, aggiungere i pomodori pelati, il sale e il pepe nero. Aggiungere il concentrato di pomodoro. Cuocere a fuoco lento per circa 15-20 minuti.
- Cuocere gli strozzapreti: cuocere gli strozzapreti in abbondante acqua salata. Scolarli al dente dopo 3 o 4 minuti al massimo e saltarli in padella con il sugo di canocchie.
- Servire gli strozzapreti caldi: spolverizzati con prezzemolo fresco tritato.
Varianti:
- Per un gusto più ricco, potete aggiungere al sugo un po' di panna da cucina o di ricotta.
- Potete sostituire le canocchie con altri crostacei, come gamberi o scampi.
- Se non avete tempo di preparare la pasta fresca, potete utilizzare degli strozzapreti secchi di buona qualità.